24 Gen Intervista a Ernesto Marinelli, nuovo Direttore Prodotto e Direttore Tecnico di Termignoni
Dopo l’annuncio ufficiale, Ernesto Marinelli inizia la sua nuova avventura in Termignoni come Direttore Prodotto e Direttore Tecnico e racconta, in una breve intervista, le sue aspettative e i suoi progetti per il futuro.
D: Hai lavorato per più di vent’anni in Ducati, è stata una collaborazione lunga e piena di successi durante la quale hai contribuito alla storia delle competizioni Superbike. Da dove nasce l’idea di intraprendere un nuovo percorso in Termignoni?
R: Innanzitutto dall’ottimo rapporto che ho sempre avuto con Luigi Termignoni, prima, con Michele e Marco Burnengo, dopo. Ma anche da tante altre cose: dalla mia passione per gli scarichi e per la fluidodinamica, che mi accompagna dai tempi dell’università e a cui mi è sempre piaciuto dedicare attenzione, ma soprattutto dalla voglia di essere complice nel processo di rilancio dell’azienda, nel suo cambio generazionale. Nel corso degli anni ho avuto modo di occuparmi di diversi aspetti del mondo moto: questa nuova esperienza mi permetterà di vedere anche dell’altro, di avere una visione ancora più ampia. Poi, poter organizzare e gestire con ulteriore autonomia il team di tecnici di progettazione ed R&D è una grande motivazione perché credo che solo avendo un gruppo affiatato e compatto si riesca a dare il meglio. Mi si presenta una sfida molto stimolante oltre che una grande occasione di crescita.
D: A proposito di persone, che aspettative nutri sul team di Ricerca e Sviluppo che ti vedrà alla guida?
R: Per me le persone sono sempre state al centro di tutto. L’esperienza mi insegna che il lavoro di gruppo è fondamentale per il risultato, c’è bisogno del contributo di tutti, quindi bisogna essere capaci di stimolare la creatività delle persone per ottenere il meglio da ognuno. Sicuramente la comunicazione tra le persone gioca un ruolo fondamentale. Io spero di riuscire a fornire gli stimoli giusti, quelli che permetteranno ai ragazzi di tirare fuori il meglio di sé e di raggiungere il massimo.
D: Cosa porterai della tua esperienza in questo nuovo percorso che vedrà la nascita di tanti nuovi prodotti Termignoni?
R: Sicuramente il metodo che ti danno le competizioni e la visione di insieme. L’esperienza nelle corse ti insegna a semplificare le complessità ricorrendo a soluzioni semplici, insegna a stabilire le priorità e a ottimizzare il tempo. È un approccio molto utile per lo sviluppo di nuovi prodotti perché permette di ottenere i risultati cercando di trovare la risposta giusta al momento giusto. Mi porto dietro anche la passione per i sistemi di scarico, che in una moto rappresentano una parte fondamentale dell’estetica e delle prestazioni. Le competenze date dall’esperienza sono importanti ma penso anche che nella vita non si finisca mai di imparare e sicuramente avere un atteggiamento positivo ed una mente aperta è indispensabile per fare un buon lavoro.
D: Il mondo degli scarichi moto si è evoluto parecchio e negli ultimi tempi si è esteso a nuove fasce di mercato. Come pensi si posizioni Termignoni in questo scenario?
R: È vero, è un mercato molto più difficile rispetto a dieci anni fa. Il segmento delle supersportive si è ridotto, mentre crescono le altre fasce. Questo perché è aumentata la varietà della domanda, quindi avere una gamma estesa di prodotti è diventato indispensabile. Da questo punto di vista Termignoni con la propria gamma risponde già a diverse esigenze. Ma ci concentreremo su questo fronte, puntando a rafforzare le partnership attuali e a instaurarne delle nuove, per ampliare la varietà dell’offerta sia nelle applicazioni richieste dalle case ma anche nell’aftermarket libero.
D: Parlando invece di concorrenza, qual è secondo te il maggior competitor di Termignoni?
R: Credo che oggi la concorrenza sia molto serrata. Ci sono competitor molto forti sul piano industriale ed altri molto concentrati su settori specifici. Penso che Termignoni continui ad essere un riferimento che fa della artigianalità e creatività italiana i suoi punti di forza. Il Made in Italy ed il design devono continuare ad essere la nostra forza, insieme alla velocità con cui lanciamo nuovi prodotti. Lo sviluppo di nuove tecnologie e materiali dovrà essere un riferimento importante per rimanere leader in questo settore.
D: Qualche anticipazione sul prossimo futuro: quali saranno i primi progetti di cui ti occuperai?
R: Abbiamo un elenco già corposo di nuovi prodotti da creare, la nuova V4 di Borgo Panigale richiederà un design molto speciale, vogliamo crescere nella gamma dedicata a BMW e un altro settore su cui spingeremo è il segmento slip on che rappresenta un entry level importante per la gamma. Vorrei creare anche una possibilità di customizzazione per fare in modo che ogni moto possa avere un prodotto personalizzato in base al modello e alle esigenze del cliente/pilota. Poi in realtà le idee sono davvero tante e non vediamo l’ora di iniziare a svilupparle, ma procederemo per step perché la soddisfazione dei nostri clienti richiede concentrazione e grande attenzione ai dettagli. Chi sceglie uno scarico Termignoni si aspetta eccellenza tecnologica, italianità e suono inconfondibile. Ed è esattamente quello su cui continueremo a lavorare. Lo scarico deve creare un legame forte tra il pilota e la sua moto: il sound deve trasmettere la potenza ed emozionare chi guida, il design deve esaltare la bellezza del veicolo.
D: Parlando di obiettivi, come immagini Termignoni da qui a 5 anni?
R: Mi aspetto un’azienda che cresce ma che rimane flessibile e versatile, che sappia rispondere ai cambiamenti del mercato ed alle esigenze dei propri clienti in modo veloce e preciso, caratteristica di cui Termignoni è già protagonista. Se dovessi fare un paragone, direi che Termignoni fra i sui competitor non deve trasformarsi in una nave difficile da governare in un mare pieno di ostacoli ma rimanere un motoscafo agile e veloce che sa cambiare rotta e velocità quando è necessario. È un’azienda giovane e dinamica quindi mi aspetto che mantenga questa capacità di essere flessibili. La nostra produzione non deve essere di massa ma mantenere la cura artigianale tipica di chi punta alla qualità prima che alla quantità. Dobbiamo investire sulla tecnologia e sulla ricerca di nuovi materiali per garantire sempre l’eccellenza, ma senza mai tradire la natura artigianale che la caratterizza. In fondo è proprio questa la forza di Termignoni: la cura artigianale resa possibile dalle persone su cui l’azienda crede e investe da sempre.